8.29.2011

Chocolate Spirit

In un paesino magico dell'Europa del nord esistono angoli come questo. La fantasia si fonde con l'immaginazione, il sapore diventa fiaba...e la pancia ringrazia! 
E così nacque il cioccolato...gli antenati lo consigliavano come rimedio contro la depressione e lo vendevano nelle farmacie. Oggi purtroppo non basta più, ma di certo aiuta a sentirsi meno adulti e più bambini. 
Dunque, l'unica legge utile in questi tempi dovrebbe recitare così: " E' obbligatorio il consumo di un quantitativo minimo di cioccolata ogni giorno. Pena, il divieto di circolare in spazi liberi, dotati di aria e sole". Se poi la si può trovare in luoghi come questo...la magia prende vita!

8.20.2011

Vintage People


Terminando "Passione Vintage" di Isabel Wolff, non si può non riflettere sul significato del vintage, del vecchio e del nuovo. Ci vuole una certa sensibilità per apprezzare quello che non rappresenta solamente un modo di vestirsi o la predilezione per abiti bizzarri. La parola "vintage" proviene dal linguaggio enologico ed indicava in origine un certo tipo di vino d'annata difficilmente reperibile. Metafora per rappresentare qualcosa da un sapore meravigliosamente retrò, squisitamente buono e particolarmente raffinato. L'idea di indossare qualcosa che è già appartenuto a una donna o un uomo di un'altra epoca rappresenta la continuità di questo tempo rispetto alla bellezza del passato. Quel fascino che molto spesso si contrapponeva alle tragedie storiche, ma tuttavia così puro da suscitare completa ammirazione. Indossare un abito o un accessorio vintage significa chiedersi a chi fosse appartenuto, quale fosse la sua storia e quando fosse stato indossato. Significa, in estrema sintesi, entrare nel mondo e nel tempo di qualcun'altro, vivere questo tempo e restarne assolutamente affascinati.

8.13.2011

From Berlin with art


East Side Gallery, 1990. Susanne Kunjappu-Jellinek è una degli artisti che hanno partecipato alla rivisitazione artistica dei blocchi del muro ancora in piedi. 
Spettacolo emozionante, malinconico, triste e liberatorio. 
L’interpretazione sorge spontanea: celebrare il memoriale della vita e liberazione dal regime “giocando” con il concetto di vita. Il CURRICULUM VITAE è rappresentato visivamente dallo scorrere degli anni: anni di oppressione e morte prima; anni di liberazione e libertà dopo. Un’idea particolarmente affascinante, condita da un puro ottimismo e dall’euforia di quel momento storico. 
Immaginiamo di voler riprodurre oggi il medesimo concetto. La rappresentazione visiva dello scorrere del tempo come “metro” per ripercorrere le oppressioni subite e le libertà acquisite. 
Le conquiste di libertà non saranno mai paragonabili al senso di liberazione vissuto dai berlinesi nel 1989. 
Tuttavia e forse, oggi la libertà reale o presunta è talmente totale da risultare paradossalmente assente. 
E’ dunque il senso della parola “libertà” ad essere cambiato o lo è chi attribuisce a tale parola il suo significato?

8.11.2011

Inseguendo una libellula



C’era una volta una bella, elegante e lucente libellula…
Aveva il corpo turchese, contornato da un azzurro smeraldo e avvolto in due bellissime ali rosa.
Non era un libellula qualsiasi. Lei sapeva che dietro al suo aspetto così affascinante si celava una vita tanto breve e tanto precaria da poter essere spezzata in ogni momento. Ed era una delle poche, forse l’unica ad essere cosciente di ciò. Ogni volta che lei volava, ogni volta che si posava su un fiore sapeva di immergersi in un mondo tanto crudele e cattivo, quanto imprevedibile e incontrollabile.
Ma ciò non sembrava rappresentare un problema per lei, perché lei era decisa a non spaventarsi ad ogni movimento. Non avrebbe vissuto nel terrore di fare un passo avanti, né indietro. Avrebbe sempre seguito il suo cuore e vissuto così come i suoi sentimenti le avrebbero chiesto di fare.
Come quella volta, ad esempio, in cui il suo istinto l’aveva portata a volare lontano dallo stagno, cullata da un profumo di rosa selvatica. La libellula si era così allontanata ad occhi chiusi, aprendo le sue ali rosee al vento e alla rugiada di una splendida mattina d’estate. Non poteva fermarsi, il richiamo della natura era potente e la avvolgeva come la musica di un pianoforte culla chi la ascolta. La sua musica era quel profumo, così dolce e così forte. Già poteva immaginarsi dov’era diretta ma non avrebbe rovinato la sorpresa aprendo gli occhi; avrebbe aspettato l’ultimo attimo possibile prima di posarsi su una di queste rose selvatiche tanto amate.
Perché lei riusciva ad essere così libera? Perché non era come tutte le altre libellule? Perché l’unica sua preoccupazione non era depositare le sue uova e attendere la fine dei suoi giorni in pace?
Perché quella era la sua pace. Assaporare tutto quello che c’era di bello intorno a lei. Assorbire i profumi, gli odori, il sole, il verde della palude e l’azzurro del cielo. Tutti colori che lei conosceva bene e che l’avevano aiutata a vivere nonostante la paura di morire ad ogni volo. Ma lei sapeva che la sua vita non poteva essere che quella, che avrebbe dovuto assaporare tutto ciò che poteva, prima di andare altrove e vivere per sempre con i ricordi di quei profumi e quella natura crudele e splendida che la circondava.
Chiunque vorrebbe essere quella libellula.

8.05.2011

Starting Point




Voglia di scrivere, raccontare i propri pensieri in una forma diversa, alternativa e allo stesso tempo così antica. La giusta commistione tra il modo più semplice di arrivare agli altri scrivendo, l'esigenza di comunicare mille pensieri e l'utilizzo di una forma moderna.

Questo è un BLOG!
Ci sono quei momenti in cui tantissime parole si intrecciano fra di loro nella mente e passano talmente in fretta che si fatica a ricordarle. Qualcosa che accade nel mondo, qualcosa che si osserva per la strada, qualcosa immaginata dal nulla. In questi momenti, viene l'idea di voler fermare tali pensieri sulla carta (virtuale in questo caso). E forse, magari in un'altra galassia...questi pensieri potrebbero interessare a qualcuno, e potrebbero addirittura essere condivisi o semplicemente apprezzati o, forse più probabilmente, scartati.
Ma ciò non deve interessare se chi scrive è mosso semplicemente dalla voglia di esprimersi e di esternare tutto ciò che a parole suona un po' bizzarro.
Perché forse chi scrive si sente un po' bizzarro, o forse è più “ordinario” di tante altre persone!
Tuttavia nel dubbio...meglio provare che stare a guardare!
Questo è THINGS - COLLECTION!

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